Sono cinquantacinque gli anziani, tra i quali ventitrè indunesi, attualmente ospitati negli accoglienti locali del “Centro polivalente”, il grande e moderno complesso costruito negli anni Ottanta dall’Amministrazione comunale in via Maciachini. La casa albergo per le persone della Terza Età, immersa nel verde del colle alle spalle del nucleo storico di Induno, è ormai maggiorenne, visto che funziona da diciotto anni.

L’opportunità di realizzare in paese una casa di riposo per le persone anziane si manifestò nel lontano 1925, quando la signora Teresa Cassani Oggioni con un lascito testamentario destinava alla “Congregazione di carità” la propria villa nel rione Quadronna ed un patrimonio mobiliare affinché con la rendita del medesimo si potesse gestire un ricovero per gli anziani indunesi bisognosi da aprirsi nella villa.

A questo scopo le autorità locali del tempo costituirono l’”Opera Pia Legato Teresa Cassani Oggioni”.

Nel 1927 però Induno perdeva l’autonomia amministrativa e veniva aggregato a Varese. L’Amministrazione della città confinante, che diveniva in quell’anno capoluogo di provincia, non diede corso all’apertura di una casa di riposo ad Induno poiché la comunità varesina disponeva già di un ricovero per anziani. I beni lasciati dalla signora Oggioni furono affidati in gestione alla Congregazione di carità, che divenne poi Ente comunale di assistenza. Quando nel 1950 Induno riottenne l’autonomia in seguito ad un referendum ed il ricostituito Comune rientrò in possesso del patrimonio questo non era più utilizzabile allo scopo originario. La villa era notevolmente degradata mentre il patrimonio mobiliare con la svalutazione determinata dalla guerra si era ridotto a ben poca cosa.

Rimaneva però l’esigenza di realizzare una struttura per ospitare gli anziani di Induno ed i primi passi concreti poterono essere compiuti a seguito di un consistente lascito al Comune disposto dal cavalier Carlo Gritti, industriale indunese inventore delle famose “Travi Varese”.

Nel 1976 si poté così dare il via alla progettazione e negli anni successivi alla costruzione del “Centro polivalente per l’assistenza alle persone anziane”, una struttura concepita con criteri diversi ed innovativi rispetto alle tradizionali case di riposo. Il 30 settembre del 1979, quando l’Amministra-zione comunale era guidata dal sindaco Giuseppe Vimercati, ci fu la cerimonia della posa della prima pietra. Un contributo rilevante per la realizzazione dell’opera venne dai lasciti disposti da altri benefattori indunesi: il cavalier Fermo Alini che era stato assessore del Comune, Virginia Ganna e nel 1986 Amelia Maroni Oggiani.

Il Centro polivalente poté così essere portato a compimento e venne inaugurato con una cerimonia ufficiale il 26 aprile del 1987, quando era sindaco Fiorenzo Bonicalzi. A tagliare il nastro fu il ministro dei Lavori pubblici Giuseppe Zamberletti. La nuova casa albergo, amministrata da un consorzio costituito tra il Comune di Induno e la comunità montana della Valceresio, cominciava ad operare nel dicembre di quell’anno.

La prima presidente fu Daniela Pace. La presidenza è stata poi assunta, negli anni, da Fiorenzo Bonicalzi, Giuseppe Zerega, Ettore Pagani. Il presidente in carica è Francesco Fachini.

Nel frattempo il Centro polivalente entrava a far parte dell’A.S.Far.M., azienda speciale del Comune che si occupa anche della gestione della farmacia comunale e di altri servizi sociosanitari per la quale è stata realizzata una nuova sede in un palazzo costruito sulla via Jamoretti. Per quanto riguarda la casa per gli anziani di via Maciachini, a seguito dell’acquisizione di Villa Pirelli, che per molti anni era stata casa di riposo per i dipendenti della nota azienda milanese, l’Amministrazione comunale del sindaco Luciano Angelini decise di ristrutturare un piano dell’immobile del Centro polivalente per creare un reparto protetto per persone non autosufficienti dove potessero trovare posto anche quanti erano ricoverati nella casa di riposo Pirelli.

Questa nuova realizzazione venne portata a compimento nell’aprile del 1995.